Officine di Placetelling. Le proposte narrative degli studenti Unisalento per la valorizzazione dei borghi del “Tacco d’Italia”

 

Officine di Placetelling. Le proposte narrative degli studenti Unisalento per la valorizzazione dei borghi del “Tacco d’Italia”


Placetelling workshops. The narrative proposals of Unisalento students for the enhancement of the villages in the “Heel of Italy”

 

L’evento sarà : Online

Breve presentazione dell’evento :

La Notte della Geografia 2022 dell’Università del Salento propone la presentazione dei project work prodotti dagli studenti frequentanti dei corsi di geografia dell’Ateneo, volti a valorizzare l’immagine dei piccoli borghi del “Tacco d’Italia”.

I lavori si iscrivono nel più ampio progetto di dei luoghi racconto inaugurato con il Placetelling®, metodo narrativo che nasce dall’intersezione tra indagine e prassi narratologica, che intercetta e fa propria l’esigenza di riconoscere l’assoluta rilevanza degli strumenti comunicativi e interpretativi nei processi di valorizzazione dei sistemi territoriali locali, a partire dalla consapevolezza che occorra interrogarli , farne esperienza, lasciare che parlino, generando una costellazione di significati a essi, come in una sorta di processo legati autopoietico. 

Ciò consente, prima di tutto, di riorganizzare la conoscenza della comunità locale intorno al proprio patrimonio culturale e, conseguentemente, di creare attorno a un esso memoria, una sensibilità, un sapere condiviso e trasmissibile; in secondo luogo, di dotarlo di valore dal momento che il Placetelling® ci consegna una realtà organizzata in percorsi di senso: le “storie”. Raccontare i luoghi significa iscriverli, infatti, in un orizzonte di significato, dal momento che, aristotelicamente, una “storia” altro non è che una sequenza di eventi correlati temporalmente e spazialmente, che tende verso un compimento.

The GeoNight 2022 at the University of Salento proposes the presentation of project works produced by students attending the University’s geography courses, aimed at enhancing the image of the small villages of the “Heel of Italy”.

The works are part of the broader project of places and stories inaugurated with Placetelling® , a narrative method that originates from the intersection between geographical research and narratological practice, which intercepts and takes on board the need to recognise the absolute importance of communicative and interpretative tools in the processes of enhancing local territorial systems, starting from the awareness that it is necessary to question them, experience them, let them speak, generating a constellation of meanings linked to them, as in a sort of autopoietic process.

This makes it possible, first of all, to reorganise the local community’s knowledge of its own cultural heritage and, consequently, to create a memory, a sensibility, a shared and transmissible knowledge around it; secondly, to endow it with value since Placetelling® gives us a reality organised in paths of meaning: the “stories”. Telling places means inscribing them in a horizon of meaning, since, in Aristotelian terms, a “story” is nothing more than a sequence of events related in time and space, tending towards fulfilment.


Obiettivi

La narrazione del patrimonio culturale diviene, in tal senso, un’azione strumentale alla valorizzazione, un modo per stimolarla e orientarla. È proprio attraverso la narrazione, infatti, che il valore si crea e si comunica poiché la comunità è messa nelle condizioni di riconoscerlo e riappropriarsene, costruendo intorno a esso, il proprio progetto di sviluppo.

Occorre stimolare, dunque, accrescere il carisma dei luoghi, attraverso azioni capaci di l’immaginario emotivo del visitatore, soprattutto in considerazione del fatto che quest’ultimo è sempre più motivato dal desiderio di realizzare un’intensa esperienza culturale del luogo e delle sue particolarità, allenando i nostri sensi alla ricerca dell’unicità.

Non da ultimo, occorre precisare che la narrazione consente l’avvio di nuove progettualità orienta lo sviluppo e la direzione di crescita di un territorio e, dunque, in qualche modo, ne riscrive il futuro poiché forgia nuove sensibilità e nuovi sguardi. Questo, senza dubbio, accende la discussione su una serie di punti: in primo luogo, sull’aspetto della narrazione intesa come input di processi sociali di significato ed elaborazione culturale; in secondo luogo, sulla possibilità di un’integrazione dei dati narrativi e percettivi in ​​fase di pianificazione; infine, sull’opportunità di adempiere alla Terza Missione anche attraverso pratiche narrative, incentivando, così, un trasferimento di conoscenze per il pubblico che intercetta quella “disposizione civica” cui si fa riferimento nelle pagine del “Manifesto per una Public Geography”,

Tra le linee programmatiche del Manifesto, infatti, compaiono le “attività di comunicazione e divulgazione della ricerca mediante linguaggio accessibile e non banale, con e modalità pensati per target di pubblico diversi, al fine di rafforzare l’impatto sociale del sapere geografico, la sua presenza nel pubblico, la sua visibilità e legittimazione sociale” (p. 3).

Il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’uomo dell’Università del Salento, in collaborazione con il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali (CUEBC) e la Società Geografica Italiana (SGI), ha così istituito, nel 2016, la Scuola di Placetelling® , un laboratorio intensivo per la formazione della figura del/la placeteller .

I corsi di geografia dell’Università del Salento intercettano il medesimo intento di modellare nuovi sguardi sui territori, creando delle vere e proprie officine di narrazione, in cui forgiare capacità e costruire nuove “storie” a partire da patrimoni narrativi condivisi, per certi versi poco conosciuti, che reclamano attenzione e ascolto.

Saranno, dunque, presenti i project work dedicati a Nardò, Tiggiano, Otranto, Supersano, Taurisano e Ruffano, assieme ad una tesi di laurea relativa al sistema Anti Incendio Boschivo della provincia di Lecce, ricerca che ci ricorda l’importanza di tutelare la delicata e preziosa “culla” territoriale in cui si iscrive il nostro viaggio fatto di racconti per e con i borghi del “Tacco d’Italia”.

Lingua dell’evento : Italiano

Paese : Italia

Città : Lecce

Link (per eventi online) : https://bit.ly/Geonight2022 

Persona di riferimento : Fabio Pollice

Ruolo o funzione : Docente universitario

Coloro che organizzano sono : Accademici

Durata prevista : 17,00 – 21,30

Programma dell’evento :

ore 17,00 – Introduzione e saluti istituzionali

ore 17,30 – Esposizione project work

ore 20,15 Tavola rotonda e conclusioni

ID.UN570

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